Il surrealismo e stato un movimento artistico rivoluzionario e trasformativo. Permeo varie arti come la pittura e la scultura, ma in origine era un movimento letterario. Per avere un’idea di come questa corrente abbia aperto nuovi orizzonti nella letteratura, abbiamo realizzato una selezione di brevi poesie di surrealismo degli autori piu importanti . Benvenuti nel mondo dei sogni.

INDICE

1. Cos’e il surrealismo?

2. Caratteristiche della poesia surrealista.

3. 15 grandi poesie del surrealismo.

Cos’e il surrealismo?

Il termine surrealismo fu coniato nel 1917 dallo scrittore francese Guillaume Apollinaire, che defini due opere teatrali (una delle quali sua) come “una specie di sur-realismo”, cioe al di sopra della realta . Tuttavia, queste opere non possono essere classificate come surrealismo nel senso in cui lo conosciamo oggi. Fu piu tardi, nel 1924, che lo scrittore Andre Breton e Philippe Soupault raccolsero il termine per definire un nuovo movimento emerso in Francia dopo la fine della prima guerra mondiale.

Nei Manifesti del Surrealismo, Breton accuso duramente il realismo, un movimento culturale che considerava “ostile a ogni espansione intellettuale e morale”. Al contrario, ha scommesso sullo sviluppo del surrealismo e ha offerto la seguente definizione.

“Surrealismo.nm Puro automatismo psichico attraverso il quale si cerca di esprimere verbalmente, per iscritto o in altro modo, il funzionamento reale del pensiero. E un dettato del pensiero, senza l’intervento normativo della ragione, ignaro di ogni preoccupazione estetica o morale.

In ogni caso, questo nuovo modo di andare oltre la realta attraverso l’arte si diffuse rapidamente in tutta Europa. Questi artisti hanno cercato di catturare l’immaginario, l’onirico e l’irrazionale , ispirandosi in parte alla teoria della psicoanalisi di Sigmund Freud. Il surrealismo scava nella mente umana e nei suoi impulsi, quindi spesso non risponde alla logica o all’ordine.

Non e sempre facile da capire, ma cercheremo di farci un’idea attraverso gli autori del surrealismo.

Chi sono i grandi poeti del surrealismo?

Possiamo affermare che il surrealismo e stato un movimento, almeno nella cultura ispanica, segnato dalla carriera artistica dei pittori Salvador Dali e Joan Miro. Tuttavia anche la letteratura si trasformo, soprattutto grazie all’opera di maestri della penna come Julio Cortazar , Octavio Paz o Braulio Arenas . Fortunatamente, ha avuto la sua influenza anche su geni come Lorca.

In ogni caso, bisogna cercare nella letteratura francese i grandi esponenti del surrealismo. Spiccano le poesie di Andre Breton, Philippe Soupault o Louis Aragon .

Come sono le poesie surrealiste?

Per gli artisti del surrealismo, la poesia non e la massima espressione della bellezza, tanto meno un mezzo per ritrarre la realta, ma un linguaggio per esprimere l’inesprimibile, per disegnare un paesaggio di cio che e nella nostra mente ma non riusciamo a capire. Per comprendere meglio questa idea, passiamo in rassegna alcune caratteristiche del surrealismo :

  • Va oltre la logica e ritiene che la verita sia nell’irrazionale.
  • Interpreta sogni, visioni e miti fantastici.
  • Utilizza varie tecniche come l’automatismo (scrittura senza il controllo della ragione).
  • Detesta i protocolli e gli standard della societa perche privano l’essere della liberta.
  • Da libero sfogo all’espressione degli impulsi piu irrazionali. Per questo motivo, argomenti come il sesso vengono trattati apertamente.

15 brevi poesie di surrealismo

Ora che abbiamo un’immagine chiara e definita di cosa sia il surrealismo, vi lasciamo con una selezione di poesie surrealiste, piccoli pezzi letterari che valgono il loro peso in oro.

1. Non c’e posto (Andre Breton)

arte dei giorni arte delle notti

L’equilibrio delle ferite chiamato Perdono

Bilancia rossa sensibile al peso del volo di un uccello

Quando le Amazzoni dal collo di neve a mani vuote

Spingono i loro vagoni a vapore sui prati

Vedo quella scala infinitamente pazza

Vedo l’ibis con belle maniere

Che ritorna dallo stagno legato nel mio cuore

Le ruote del sonno incantano gli splendidi vicoli

Che si ergono in alto sopra le conchiglie dei loro vestiti

E la meraviglia salta qua e la sul mare

Vai mia cara aurora non dimenticare nulla della mia vita

Prendi queste rose che si arrampicano nel pozzo degli specchi

Prendi i battiti da tutte le schede

Prendi i fili che tengono i gradini dei pupazzi

e le gocce d’acqua

arte dei giorni arte delle notti

Sono alla finestra lontano in una citta piena di terrore

Fuori, uomini in cilindro si rincorrono.

intervalli regolari

Come le piogge che ho amato

quando il tempo era cosi bello

“L’ira di Dio” e il nome di un cabaret in cui sono entrato ieri

E scritto sulla copertina bianca con lettere piu chiare

Ma le donne-marinaio che si infilano dietro il vetro

Sono troppo belli per avere paura

Qui mai il corpo uccide sempre senza prove

Il paradiso non e mai sempre silenzio

mai la liberta ma per la liberta

Andre Breton, precursore del surrealismo. | Andre Breton.

2. Il marchese de Sade (Andre Breton)

Il Marchese de Sade e rientrato nel vulcano in eruzione

Da dove proviene

Con le sue belle mani ancora ornate di frange

i suoi occhi da fanciulla

E quel ragionamento permanente di salvarti chi puo

cosi unicamente tuo

Ma dalla stanza fosforescente illuminata da lampade di budella

Non ha mai smesso di impartire gli ordini misteriosi

Che aprono una breccia nella notte morale

Attraverso quel divario vedo

Le grandi ombre croccanti la vecchia crosta consumata

che svaniscono

per permettermi di amarti

Come il primo uomo, amo la prima donna

con tutta liberta

quella liberta

Per cui il fuoco stesso e diventato uomo

Per cui il marchese de Sade ha sfidato i secoli con i suoi grandi alberi astratti

Y

Aggrappandosi al filo della Vergine del desiderio

3. Sagoma di paglia (Andre Breton)

Un Max Ernst

Dammi dei gioielli affogati

due nidi

Una coda di cavallo e una testa di manichino

perdonami dopo

Non ho tempo per respirare

Sono un incantesimo

La costruzione solare mi ha trattenuto qui

Ora non ho piu nulla per farmi uccidere

chiedi il tavolo

Velocemente il pugno chiuso sopra la mia testa che inizia a suonare

Un bicchiere dove un occhio giallo e semiaperto

Si apre anche la sensazione

Ma le principesse si aggrappano all’aria pura

Ho bisogno di orgoglio

E da alcune gocce insipide

Per riscaldare il vaso di fiori ammuffiti

in fondo alle scale

Pensiero divino nel quadrato della costellazione del cielo blu

L’espressione dei bagnanti e la morte del lupo

prendimi per amico

L’amico dei fuochi e dei furetti

Li guarda profondamente

alleviare i tuoi dolori

Il mio remo in palissandro ti fa cantare i capelli

Un suono palpabile serve la spiaggia

Nero dalla furia delle seppie

E rosso per il segno

4. Tutto il paradiso non e perduto (Andre Breton)

I galli di roccia passano dentro il vetro

Difendono lo spruzzo con colpi dalla cresta

Poi l’affascinante distintivo del fulmine

Scendi sulla bandiera delle rovine

La sabbia non e altro che un orologio fosforescente

Che cosa suona la mezzanotte

Tra le braccia di una donna dimenticata

Nessun riparo che gira per il campo

Eretto negli avvicinamenti e nelle ritirate celesti

E qui

Le tempie azzurre e dure del quinto si bagnano nella notte

che traccia le mie immagini

capelli del cuoio capelluto

Il male acquista forza molto vicino

Usera solo noi

5. I tuoi occhi (Octavio Paz)

I tuoi occhi sono la patria dei fulmini e delle lacrime,

silenzio che parla,

tempeste senza vento, mare senza onde,

uccelli imprigionati, bestie dorate addormentate,

topazi empi come la verita,

autunno in una radura dove la luce canta sulla spalla di un albero e tutte le foglie sono uccelli,

spiaggia che il mattino trova costellata di occhi,

cesto di frutti di fuoco,

bugia che nutre,

specchi di questo mondo, porte dell’aldila,

calma pulsazione del mare a mezzogiorno,

Assoluto lampeggiante,

paramo.

6. L’uccello (Octavio Paz)

Un silenzio di aria, luce e cielo.

in un silenzio trasparente

il giorno si e riposato:

la trasparenza dello spazio

era la trasparenza del silenzio.

La luce immobile del cielo si addolciva

la crescita delle erbe.

Gli insetti della terra, tra i sassi,

nella stessa luce, erano pietre.

Il tempo del minuto era saziato.

Nella quiete assorta

mezzogiorno era consumato.

E un uccello cantava, freccia sottile.

Petto d’argento ferito, faccio vibrare il cielo,

foglie mosse,

le erbe si sono svegliate…

E ho sentito che la morte era una freccia

che non si sa chi spara

e in un batter d’occhio moriamo.

7. Cerimonia ricorrente (Julio Cortazar)

L’animale totem con le sue unghie di luce,

gli oggetti che l’oscurita raccoglie sotto il letto,

il ritmo misterioso del tuo respiro, l’ombra

che il tuo sudore ti tira nel naso, il giorno e imminente.

Allora mi raddrizzo, ancora battuta dalle acque del sonno,

Torno da un continente mezzo cieco

dove eri anche tu ma eri un altro,

e quando ti consulto con la bocca e con le dita, cammino all’orizzonte dei tuoi fianchi

(dolcemente ti arrabbi, vuoi continuare a dormire, mi chiami stupido e stupido,

dibattiti ridendo, non ti lasci prendere ma e troppo tardi, un incendio

pelle e giaietto, le figure del sogno)

l’animale totem ai piedi del falo

con le sue unghie di luce e le sue ali di muschio.

E poi ci svegliamo ed e domenica e febbraio.

8. Campo di battaglia (Rafael Alberti)

Un calore tranquillo nasce nell’inguine,

come un rumore di schiuma silenziosa.

E di vimini duro il prezioso tulipano

raddoppia senz’acqua, vivo ed esausto.

Un disagio cresce nel sangue,

urgente pensiero bellicoso.

Il fiore esausto perso nel suo riposo

infrange il suo sogno alla radice bagnata.

La terra salta e dalle sue viscere perde

linfa, veleno e alameda verde.

Pulsa, scricchiola, frusta, spinge, scoppia.

La vita piena divide la vita.

E anche se la morte vince la partita,

tutto e un gioioso campo di battaglia.

9. Ceneri (Alejandra Pizarnik)

La notte si scheggiava di stelle

guardandomi allucinato

l’aria getta odio

le ha abbellito il viso

con musica.

Presto andremo

sogno arcano

antenato del mio sorriso

il mondo e emaciato

e c’e un lucchetto ma non le chiavi

e c’e paura ma non lacrime.

Cosa faro di me stesso?

Perche ti devo quello che sono

Ma non ho domani

Perche tu…

La notte soffre.

10. Devo dire una cosa, mi dico (Federico Garcia Lorca)

Parole che si sciolgono in bocca

Ali che diventano improvvisamente attaccapanni

Dove cade il grido cresce una mano

Qualcuno uccide il nostro nome secondo il libro

Chi ha cavato gli occhi alla statua?

Chi ha messo questa lingua intorno al

Pianto?

Ho qualcosa da dire mi dico

E mi gonfio di uccelli all’esterno

Labbra che cadono come specchi qui

Dentro le distanze si incontrano

Questo nord o questo sud e un occhio

Vivo intorno a me stesso

Sono qui tra i passi di carne

A la intemperie

Con qualcosa da dire mi dico

11. Al misterioso (Robert Desnos)

Ti ho sognato cosi tanto che hai perso la tua realta.

Ci sara tempo per raggiungere quel corpo vivente

e bacia su quella bocca

la nascita della voce che voglio?

Ti ho sognato cosi tanto

che le mie braccia abituate ad incrociare

sul mio petto abbracciano la tua ombra,

e forse non sanno piu adattarsi

al contorno del tuo corpo.

Ti ho sognato cosi tanto

che sicuramente non riusciro a svegliarmi.

Dormo in piedi

con il mio povero corpo offerto

a tutte le apparenze

di vita e di amore, e tu sei l’unico

Cosa conta per me adesso?

Sara piu difficile per me toccarti la fronte

e le tue labbra, che le prime labbra

e la prima fronte che trovi.

E affrontare l’esistenza reale

di cio che mi ossessiona

per giorni e anni

Mi trasformero sicuramente in un’ombra.

Ti ho sognato cosi tanto

Ho parlato e camminato cosi tanto che mi sono sdraiato accanto

della tua ombra e del tuo fantasma,

e quindi

12. Twilight (Philippe Soupault)

Un elefante nella sua vasca da bagno

e tre bambini addormentati

storia unica unica

storia del sole al tramonto

Philippe Soupault, un altro dei grandi promotori del surrealismo. | Youtube

13. Georgia (Philippe Soupault)

Non dormo Georgia

Sparo frecce nella notte della Georgia

spero Georgia

Penso Georgia

il fuoco e come la neve in Georgia

la notte e la mia vicina Georgia

Sento tutti i rumori senza eccezione Georgia

Vedo il fumo che sale e fugge dalla Georgia

sentiero del lupo nell’ombra georgia

Corro qui e la strada qui ci sono i quartieri Georgia

Ecco una citta sempre la stessa

e che non conosco la Georgia

Ho fretta, ecco il vento della Georgia

e il freddo e il silenzio e la paura Georgia

Scappo Georgia

Dirigo la Georgia

le nuvole sono basse stanno per cadere Georgia

Allungo il braccio Georgia

Non chiudo gli occhi Georgia

Io chiamo Georgia

grito Georgia

Io chiamo Georgia

Ti chiamo Georgia

forse verrai georgia

pronto Georgia

Georgia Georgia Georgia

Georgia

Non riesco a dormire Georgia

spero Georgia

14. Carlitos mistico (Louis Aragon)

L’ascensore scendeva sempre finche non rimasi senza fiato

E le scale salivano sempre

Questa signora non capisce quello che viene detto

E falso

Ho gia sognato di parlargli d’amore

oh il dipendente

Cosi divertente con i suoi baffi e le sue sopracciglia

artificiale

Ho pianto quando li ho tirati

Che strano

Cosa vedo, quel nobile straniero

Signore, non sono una donna leggera

Eh il brutto

fortunatamente noi

Abbiamo borse in pelle di maiale

Infallibile

Questo

Venti dollari

e ne contiene mille

sempre lo stesso sistema

nessuna misura

Ni logica

brutto argomento

15. Questo (Luigi Aragona)

Tutto iniziera nel CE,

il ponte che ho attraversato.

Parla di una storia d’amore perduta

del buon cavaliere ferito;

di una rosa sulla strada

e una tunica ampia;

di un misterioso castello

e cigni bianchi nel fossato,

e un prato dove balli

la sposa senza speranza

Come una notte gelida

la disposizione delle glorie da duello.

Partono con i miei pensieri

dalla Loira gli armamenti;

e i convogli rovesciati

e lacrime mal sciacquate.

O Francia, mia diletta!

Oh mio dolce abbandonato!

che ti lascio in pace

attraversando il ponte CE.

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Riferimenti bibliografici

Breton, A., & Bosch, A. (1969). Manifesti del surrealismo. Madrid: Guadarrama.

Bradley, F. (1999). Surrealismo: movimenti nell’arte moderna (Serie Tate Gallery) (Vol. 4). Incontro.