Le favole della buonanotte sono una porta su altri mondi, uno stimolo per la fantasia che racchiude un momento magico di connessione tra te e i tuoi figli . Ecco perche vogliamo regalarti le migliori storie che puoi raccontare ai piu piccoli con tutta la tenerezza prima di essere consegnati tra le braccia di Morfeo.

E oltre ad essere storie belle e rilassanti,   contengono tutte una morale   che fara imparare a bambini e adulti divertendosi.

  • 10 racconti latinoamericani che ti sorprenderanno.

CONTENUTO DELL’ARTICOLO:

1. Brevi storie della buonanotte.

2. Storie della buonanotte per bambini.

3. Storie della buonanotte per adulti.

Le migliori storie della buonanotte

Questi racconti sono tra i migliori racconti, che puoi facilmente ricordare e che custodiscono storie magiche e divertenti. Iniziamo con una storia scritta dallo stesso Lev Tolstoj e proseguiamo con favole e storie che delizieranno grandi e piccini.

1. Lo zar e la camicia

C’era una volta uno zar che era molto malato. Un giorno annuncio ai suoi sudditi che l’uomo che fosse riuscito a curarlo avrebbe ricevuto meta dei suoi domini. I saggi della corte si incontrarono urgentemente per trovare una soluzione, e uno di loro ebbe un’idea geniale : “se trovi un uomo felice sulla terra e metti la sua camicia sullo zar, sara guarito.

Cosi lo zar mando tutti i suoi emissari a cercare un uomo felice nel suo regno, ma per quanto cercassero e cercassero,   non riuscirono a trovarne uno . Chi era ricco era malato e chi era sano era povero. Coloro che erano sani e ricchi si lamentavano tutto il giorno delle loro mogli e dei loro figli. Tutti volevano sempre qualcosa di piu.

Ma un giorno il figlio dello zar passo davanti a un’umile capanna e senti qualcuno dire: “Grazie alla vita che ho lavorato ho mangiato bene, e ora posso coricarmi per dormire. Come sono felice!”. L’avevano finalmente trovata. Il figlio dello zar porto i soldati e ordino loro di togliere la maglietta dell’uomo per portarla al padre.

Ma quando entrarono nella sua capanna per compiere la loro missione, si resero conto che l’uomo felice era cosi povero che non aveva camicia .

2. La leggenda del coniglio e della luna

La leggenda azteca racconta che una volta il dio Quetzalcoatl abbandono il suo aspetto di serpente piumato per diventare un uomo e scoprire il mondo . Era cosi affascinato dai suoi paesaggi che il dio fece camminare e camminare l’uomo fino al tramonto. Poi, stanco e affamato, si fermo sul ciglio della strada.

Mentre riposava un coniglio gli passo accanto e vedendolo sfinito e affamato   gli offri un po’ della sua erba . Tuttavia, il moribondo gli ricordo che era un uomo e che non mangiava erba, quindi il coniglio gli disse: “Non ho piu niente da offrirti e sono una creatura insignificante. Per favore, mangiami e riprendi il tuo viaggio.

Mosso dal nobile gesto, l’uomo riacquisto la sua forma di serpente piumato e sollevo il coniglio sulla luna . Poi lo riporto a terra e gli disse: “Tu non sei una creatura insignificante, e il tuo riflesso nella luna raccontera a tutti gli uomini la storia della tua bonta”.

3. Il vecchio leone e la volpe

Nel regno della foresta, un vecchio leone aveva denti e artigli cosi deboli che non riusciva piu a procurarsi il cibo. Per questo escogito un macabro piano: invento di essere malato e chiamo uno per uno tutti gli animali a fargli visita nella sua caverna. Quando vennero alla sua chiamata, li divoro in un boccone.

Anche la volpe ando a trovarlo, ma fu molto astuta e in attesa a distanza di sicurezza chiese al vecchio leone il suo stato di salute . Gli disse che era molto malato e gli chiese di entrare nella sua caverna per un po’. Tuttavia, la volpe ha rifiutato l’invito e ha chiesto: perche ci sono tracce di animali che entrano nella tua grotta e nessuna esce?

Il leone non pote rispondere alla domanda della volpe, che, rendendosi conto del pericolo, se ne ando. Morale: impara dagli errori degli altri per evitare i tuoi .

4. L’asino e il cavallo

Un contadino accompagnato da un cavallo e un asino trasportava merci da un paese all’altro, e tutti i pacchi riposavano sul dorso del povero asino. Questo, che cominciava a sentirsi stanco, chiese all’amico cavallo di aiutarlo a dividere il carico . Questo, egoista e pigro, rifiuto apertamente ed entrambi continuarono a camminare.

A meta strada, l’asino non ha resistito e si e accasciato sulle gambe vittima della fatica. Il contadino, dispiaciuto per l’animale, slego le giare ei fagotti, e guardandosi intorno penso che la cosa piu pratica sarebbe stata caricare la mercanzia sul dorso del cavallo .

Fu cosi che la mancanza di solidarieta e di egoismo del cavallo fini per condannarlo a trasportare tutta la mercanzia durante il resto del viaggio.

5. L’onesto taglialegna

Un boscaiolo si guadagnava da vivere tagliando legna da ardere ogni giorno per mantenere la sua famiglia. Ma un giorno l’ascia gli scivolo di mano e cadde nel fiume. Disperato, il taglialegna si sedette a piangere e una ninfa della foresta che udi il suo grido apparve davanti a lui. «Cosa c’e che non va, brav’uomo», disse. “Ho perso la mia ascia”, rispose il taglialegna.

La ninfa si tuffo nelle acque del fiume e raccolse un’ascia d’oro, ma il taglialegna disse che questo non era il suo strumento. Cosi la ninfa si tuffo di nuovo e tiro fuori un’ascia d’argento. “E questa la tua ascia, brav’uomo?” gli chiedo. “No, signora”, ha risposto. Alla fine tiro fuori l’ascia del taglialegna, e lui l’accetta gridando di gioia : “Questa e mia!”.

Stupito dall’onesta mostrata dal taglialegna, la ninfa gli porse la sua ascia, e gli diede anche quella d’oro e d’argento.

Le migliori favole della buonanotte per bambini

Le seguenti favole della buonanotte per bambini sono una porta aperta all’immaginazione e alla magia. Sono perfetti da spiegare ai tuoi bambini prima di andare a dormire e in essi troverai di tutto, dalle favole alle classiche storie Disney e alle storie di principesse.

6. L’oca d’oro

C’era una volta un uomo che aveva tre figli.  Il piu giovane dei tre si chiamava Tontin , ed era oggetto di scherno e disprezzo, emarginato da tutti gli altri. Un giorno, il figlio maggiore voleva andare nella foresta a cercare legna da ardere, e sua madre gli diede pane e latte perche non soffrisse la fame. Gia nella foresta incontro un ometto dai capelli grigi che lo saluto cortesemente.

L’ometto, affamato e assetato , gli chiese del pane e del latte, ma il figlio maggiore si alzo e se ne ando. Quando ha iniziato a tagliare l’albero, si e fatto male al braccio con l’ascia e ha dovuto tornare a casa, come punizione per il suo comportamento.

Il secondo figlio parti per la foresta con la stessa intenzione, e incontrando di nuovo l’omino, gli nego anche pane e latte. Durante il taglio della legna da ardere e stato ferito con l’ascia e ha dovuto tornare a casa.

Quindi, Clumsy ha chiesto di andare nella foresta a prendere la legna da ardere. Lungo la strada incontro l’omino. “Se vuoi, possiamo condividere la mia torta e il mio latte acido”, le disse. Ed entrambi si sedettero a mangiare.  Come ricompensa, l’omino gli fece un regalo : “C’e un vecchio albero, taglialo e troverai qualcosa alla radice”. L’uomo saluto e scomparve.

Goffo ando all’albero e lo abbatte. Cadendo, trovo alla radice un’oca con piume d’oro . Lo prese e ando alla locanda per passare la notte.

L’oste aveva tre figlie che, vedendo l’oca, erano curiose. Non appena Clumsy fu fuori, la piu grande afferro l’oca per l’ala ma il suo dito e la sua mano rimasero bloccati . La seconda, appena ha toccato la sorella, le e rimasta attaccata. La terza, nonostante gli avvertimenti delle sorelle, subi la stessa sorte.

Racconti brevi per addormentarsi. | Immagine di: Nong Vang.

La mattina dopo, Clumsy prese in braccio l’oca senza preoccuparsi delle tre ragazze che erano ancora attaccate. Nella foresta incontrarono il prete , che disse alle ragazze: “Non vi vergogni a seguire un giovane per il campo in questo modo?”, e quando volle separarle, si blocco anche lui.

Quando il sacrestano vide il prete in questa veste, gli disse: “Dove vai con tanta fretta? Non dimenticare che oggi abbiamo il battesimo”. Prendendolo dal cappotto, si e bloccato. Allora il prete chiese a due contadini di liberarli , ma appena toccarono il sacrestano rimasero bloccati. E ce n’erano gia sette che correvano dietro a Clumsy.

E cosi giunsero in una citta governata da un re che aveva una figlia cosi seria da non ridere mai. Ridendo aveva decretato che chiunque l’avesse fatta ridere l’avrebbe sposata. Sapendo questo, Goffo apparve davanti alla principessa con il suo seguito di seguaci . Vedendoli correre uno dopo l’altro, inizio a ridere ad alta voce senza fermarsi.

Goffo conquisto il cuore della principessa e i due si sposarono e vissero felici e contenti. 

7. La principessa e il sale

C’era una volta, in un regno lontano, un re che viveva con le sue tre figlie. Un giorno, alla domanda su quanto la amassero, la maggiore rispose: “Piu dell’oro e dell’argento”; il mediano diceva: “piu di diamanti e rubini”; e la bambina rispose: “Ti amo piu del sale” . Il re, infuriato per essere paragonato a una specie comune, bandi la figlia piu giovane.

Ma un compassionevole cuoco del palazzo del re porto la principessa nella sua cabina e le insegno a cucinare. La ragazza era una brava lavoratrice ed era grata alla cuoca, ma il suo cuore era ancora triste ogni volta che pensava a suo padre e all’errata interpretazione che aveva fatto delle sue parole.

Qualche tempo dopo, il re organizzo un grande banchetto per i nobili della citta. Quando la ragazza lo scopri, chiese al suo protettore di lasciarla cucinare per suo padre e per gli ospiti. Quando venne il momento, la tavola era piena di piatti che sembravano i piu succulenti. Degustando il suo preferito, il re disse: “Questo cibo non ha sale. Porta il cuoco.»

La figlia del re apparve davanti a suo padre. “Come hai potuto dimenticare qualcosa di importante come il sale?” , chiese il re. La giovane rispose: “Un giorno hai bandito la tua figlia minore per aver paragonato l’amore al sale. Tuttavia, il tuo affetto ha dato sapore alla sua vita, proprio come il sale insaporisce il tuo piatto.

Il re riconobbe sua figlia sentendo queste parole e si vergogno. Ti prego di perdonarlo e di accettare di tornare al palazzo . E cosi che il re non ha mai piu dubitato dell’amore di sua figlia.

8. Il nano che salta

C’era una volta un falegname che, volendo impressionare il re, gli disse che sua figlia filava cosi bene da trasformare la paglia in oro. Il re la porto a palazzo e la rinchiuse in una stalla piena di paglia: “Ecco un filatoio e una bobina. Finche non trasformerai la paglia in oro, non lascerai questa stanza”. La principessa pianse sconsolata; beh non sapevo come fare…

Sentendo le sue grida, apparve un nano saltellante che, dopo aver scoperto la preoccupazione della giovane donna, si offri di trasformare la paglia in oro in cambio della sua collana . La figlia del falegname gli diede la collana e il nano trasformo la paglia in oro.

La mattina dopo, il re, stupito, porto la ragazza in una stanza piu grande con piu paglia per trasformarla in piu oro. Il nano allora gli chiese l’anello , e in cambio fece fili d’oro dalla paglia. Cosi l’avido re promise alla figlia del falegname che l’avrebbe sposata se avesse trasformato in oro la piu grande stanza di paglia.

Il nano offri alla giovane un ultimo baratto: avrebbe dovuto dargli il suo primo figlio. Fu cosi che la ragazza sposo il re e subito dopo entrambi ebbero un figlio. Una notte il nano sembro prendere la sua ricompensa, ma la regina lo imploro di non prendere suo figlio . “Se indovini il mio nome, scompariro per sempre”, le disse.

Il nano le diede una settimana di tempo, e durante i giorni la regina interrogo tutti gli abitanti del suo regno finche non trovo un contadino che sosteneva di aver visto un nano saltellante che cantava una canzone : “Al pomeriggio impasto il pane, di notte lo cuocero. Domani staro con il figlio della regina. Il piccolo si chiamera come me, si chiamera Tremotino!

Quando il nano apparve di nuovo davanti alla regina, lei disse: “Il tuo nome e Tremotino”, e il nano saltellante scomparve per sempre .

9.Raperonzolo

C’era una volta una coppia che voleva avere un bambino, finche quel desiderio non si e avverato. Attraverso la loro finestra potevano vedere un vasto giardino delimitato da un muro . Nessuno osava entrarvi, perche dicevano che all’interno viveva una strega molto malvagia. Un giorno, la donna incinta assaggio le erbe nell’orto e si ammalo gravemente.

Il marito, disperato, e entrato nel giardino della strega e ha portato alla luce una manciata di spinaci con cui ha preparato un’insalata per sfamare la moglie . Il giorno dopo ando a prenderne dell’altro, ma questa volta la strega lo sorprese: “Come osi venire nel mio giardino”, disse, e giuro vendetta per aver rubato gli spinaci.

Dicendogli che lo aveva fatto per necessita, per curare la moglie, la strega si calmo e gli offri tutti gli spinaci che voleva in cambio dell’offerta del primo figlio che avevano : “Saro sua madre, con me lo fara sii felice e non gli manchera mai sei il benvenuto”.

Per salvare la vita di sua moglie, l’uomo accetto e, non appena partori, la strega prese la ragazza e la chiamo Rapunzel. E cresciuta come la piu bella e, all’eta di dodici anni, la strega l’ha rinchiusa in una torre senza accesso se non una finestra in cima. Quando la strega volle entrare, chiese alla ragazza di lasciar cadere la sua treccia .

Gli anni passarono e un giorno il figlio del re stava cavalcando attraverso la fitta foresta quando fu attratto dalla voce di Rapunzel che cantava una bellissima canzone . Il principe voleva arrampicarvisi, ma non riusciva a trovare nessuna porta di accesso. Ogni giorno, il figlio del re tornava alla torre per ascoltare la canzone di Raperonzolo.

Un giorno, mentre spiava la ragazza, vide la strega avvicinarsi e dire: “Raperonzolo, lascia cadere la tua treccia”. Sapendo salire sulla torre, il principe torno di notte e grido: “Raperonzolo, lascia cadere la tua treccia”. Pensando che fosse la strega, Rapunzel lascio cadere la sua treccia e il principe riusci a salire sul balcone .

All’inizio si spavento, ma quando il principe le disse che si era innamorato della sua voce e che se voleva sposarlo, accetto felicemente . Per fuggire dalla torre, il principe le portava ogni notte un pezzetto di filo con cui tesseva una scala. Un giorno la strega sali e vide la scala, quindi si arrabbio molto: “Mi hai tradito!”.

La strega malvagia, in preda a un attacco, taglio i lunghi capelli di Rapunzel e quando il principe arrivo, gliela getto per arrampicarsi.  Ma quando arrivo non vide Rapunzel , ma la strega: “Non la vedrai mai piu”, le disse. Poi, disperato, salto dalla torre e cadde su alcune spine, diventando cieco.

Per molti anni il principe vago per la foresta alla cieca ricerca della sua amata, finche un giorno inciampo in un lago e li senti una voce che riconobbe immediatamente. Quando Rapunzel vide il principe, si avvento sul pianto e le lacrime le caddero sugli occhi restituendole la vista. Rapunzel e il principe si sposarono e vissero felici e contenti .

10. Aladino e il genio con la lampada

In una lontana citta cinese, un giovane di nome Aladdin preferiva passare ore a giocare con i suoi amici piuttosto che aiutare suo padre e sua madre. Un giorno,   un uomo ricco e strano gli si avvicino per ingannarlo. Presentandosi come fratello del padre defunto, propose alla madre di viaggiare con il ragazzo in giro per il mondo.

Sperando di vedere suo figlio diventare un brav’uomo, la madre acconsenti. Il giorno successivo, l’uomo porto Aladino in una foresta isolata   e scavo un fossato nel terreno: “Scendi in questo fossato finche non trovi una grotta. In esso troverai un muro con un buco dove troverai una lampada. Prendilo!”

In realta era uno stregone che aveva viaggiato a lungo per trovare la lampada. Poiche Aladdin aveva paura di cadere, gli offri l’unica cosa che aveva, un anello con grandi poteri che sarebbe servito da protezione. Il ragazzo fece cosi, ma quando risali senti l’uomo sussurrare: “Quando mi darai la lampada, ti rinchiudero per sempre”.

“Aiutami, solo allora ti daro la lampada”, disse Aladdin, e prima del suo rifiuto di dargli cio che aveva chiesto , lo stregone chiuse il fosso. Non ricordando che indossava l’anello, Aladdin si sfrego le mani in preghiera quando un genio apparve dal nulla. Per volere del giovane, lo fece tornare a casa all’istante.

Gia a casa, Aladdin si senti curioso e strofino la lampada, da cui usci un altro genio, ancora piu grande, che esaudiva tutti i suoi desideri. Cosi visse tranquillamente, finche un giorno quando vide la figlia del sultano se ne innamoro . Con l’aiuto del genio, riempi un baule di gioielli e li mando a palazzo tramite sua madre: “Questo e un dono di mio figlio, Aladdin”.

Il sultano rimase stupito, ma chiese molte piu ricchezze: “Quando considerero di aver ricevuto cio che e dovuto, daro il consenso a sposare mia figlia”. Dopo averlo riempito d’oro , Aladino ricevette il permesso di sposare la principessa, e ando ad abitare nel palazzo portando con se la lampada.

In questi, lo stregone scopri tutto e apparve al palazzo offrendo alla principessa di cambiare le vecchie lampade con quelle nuove. Cosi prese la lampada magica e chiese al genio di far sparire la principessa e il palazzo e di portarli con se in una terra lontana. Quando torno, Aladdin si rese conto che il palazzo e la principessa erano scomparsi.

Strofinandosi gli occhi mentre piangeva, apparve il genio dell’anello, che esaudi il suo desiderio di portarlo allo stregone e alla principessa . Incontrando la principessa nella torre piu alta del palazzo, gli disse che il mago non si era separato dalla lampada. Seguendo il consiglio di Aladino, la principessa fece addormentare lo stregone con della polvere.

Riusci cosi a recuperare la lampada e corse dal marito, che strofinandola riusci a liberare il genio: “Porta me e la principessa in Cina , e lascia qui lo stregone per sempre”. Ed e cosi che Aladdin e la principessa sono riusciti a vivere felici e contenti.

Le migliori favole della buonanotte per adulti

Ci sono anche storie belle, rilassanti e stimolanti per adulti. Iniziamo con una storia commovente di Haruki Murakami, proseguiamo con un racconto di Edgar Allan Poe e finiamo con una metafora sulla specie umana.

11. Incontrando la ragazza perfetta al 100% una mattina di aprile

Una bella mattina di aprile, in una stradina del quartiere chic di Harajuku, a Tokyo, sono passato davanti alla ragazza perfetta al 100%. A dire il vero, non era cosi carina. Non si distingue in modo particolare , i suoi vestiti non sono niente di speciale. Ma anche cosi, lo so da 50 metri di distanza: lei e la donna perfetta al 100% per me.

L’ho appena incontrata per strada. Lei stava andando a ovest, e io stavo andando a est. Era una bella mattina di aprile. Avrei voluto parlare con lei. Mezz’ora sarebbe bastata: chiederle di lei, raccontarle di me, spiegare le complicazioni del destino che hanno portato al nostro incontro in una stradina di Harajuku una bella mattina dell’aprile del 1981 .

Dopo aver parlato, avremmo mangiato da qualche parte, magari visto un film di Woody Allen, o ci saremmo fermati al bar di un hotel per un cocktail. Con un po’ di fortuna, saremmo potuti finire a letto. Il potenziale bussa alla porta del mio cuore.

Forse la semplice verita: “Buongiorno. Sei la ragazza perfetta per me”. No, non ci crederebbe. “Scusa”, potrebbe dire, “potrei essere la donna perfetta per te , ma tu non sei l’uomo perfetto per me”. Non mi sarei mai ripreso da quello shock.

Storie di autori diversi per dormire. | Immagine di: Kinga Cichewicz.

Siamo passati davanti a un negozio di fiori. L’asfalto e umido e sento l’odore delle rose. Non oso parlargli. Indossa un maglione bianco e nella mano destra tiene una busta bianca priva di francobollo. Immagino che tu abbia scritto una lettera a qualcuno. Cammino ancora un po’ e mi giro. E persa tra la folla .

Ora, ovviamente, so esattamente cosa avrei dovuto dire. Sarebbe stato un lungo discorso, che iniziava con “C’era una volta” e terminava con “Una storia triste, non credi?”

C’erano una volta un ragazzo e una ragazza . Il ragazzo aveva 18 anni e la ragazza 16. Lui non era particolarmente bello, e nemmeno lei. Erano solo un uomo e una donna soli come tutti gli altri. Ma credevano con tutto il cuore che da qualche parte nel mondo ci fossero un uomo e una donna perfetti per loro. Si, credevano in un miracolo. E il miracolo e avvenuto.

Un giorno i due si incontrarono per strada . Le disse: “Ti ho cercato per tutta la vita. Non ci crederai, ma sei la donna perfetta per me. E lei disse: “E tu sei l’uomo perfetto per me. Esattamente come suonava a te.”

Mentre erano seduti a parlare, tuttavia, una piccola ombra di dubbio si e radicata nei loro cuori: era giusto che i sogni di qualcuno si realizzassero cosi facilmente? . Allora il ragazzo gli disse: “Proviamo. Se siamo davvero l’amore perfetto, allora ci incontreremo prima o poi, da qualche parte, senza dubbio. E poi ci sposeremo”.

E poi si sono separati. Lei ando in Oriente e lui in Occidente .

Un inverno, il ragazzo e la ragazza si ammalarono di una terribile influenza. E dopo aver combattuto tra la vita e la morte, hanno perso il ricordo dei loro primi anni. Quando si sono resi conto che le loro teste erano vuote . Tuttavia, grazie ai loro sforzi, hanno potuto riacquistare le conoscenze e le sensazioni che li hanno riportati alla normalita.

Hanno anche sperimentato di nuovo l’amore. A volte, al massimo, il 75%. Il tempo passava con spaventosa rapidita, e presto il ragazzo aveva 32 anni e lei 30 .

Una bella mattina di aprile il ragazzo stava camminando da ovest a est mentre la ragazza camminava da est a ovest, entrambi lungo la stessa stradina del quartiere Harajuku di Tokyo. Si incrociarono proprio nel centro della strada . Il piu debole barlume dei loro ricordi perduti brillo per un breve momento nei loro cuori.

Ognuno di loro senti un rombo nel petto. E lo sapevano. Lei e la donna perfetta per me. E l’uomo perfetto per me. Ma il bagliore dei suoi ricordi era troppo fioco , ei suoi pensieri non avevano piu la lucidita di quattordici anni prima. Senza una parola si incrociarono, scomparendo tra la folla. Per sempre.

Una storia triste, non credi?

Si, e quello che avrei dovuto dirgli. Lei e la donna perfetta per me . E l’uomo perfetto per me.

12. Ombre

L’anno era stato un anno di terrore e sentimenti piu intensi del terrore, per il quale non ci sono uomini sulla terra. Perche molti prodigi e segni erano avvenuti , e lontano e dappertutto, sul mare e sulla terra, aleggiavano le nere ali della peste.

In una tenebrosa citta chiamata Tolemaide, in un palazzo nobile, sette di noi stavano una notte davanti a fiasche di vino rosso. E non c’era altro ingresso alla nostra camera che l’alta porta di bronzo, e quella porta era stata fusa dall’artigiano Corinno con una serratura che chiudeva dall’interno.

Nella stanza buia, tende nere tenevano il mondo esterno lontano dalle nostre vite, ma presagio e Male non potevano essere esclusi. Eravamo circondati dalle cose materiali e spirituali, dalla pesantezza dell’atmosfera, dalla sensazione di soffocamento, di ansia . E soprattutto per questo terribile stato di esistenza in cui i sensi sono vivi e svegli mentre le facolta giacciono sopite.

Il vino porpora ci ricordava il sangue perche in quella camera giaceva un altro di noi, il   giovane Zoilo, morto e avvolto nel sudario . Il suo volto, sconvolto dalla peste, ei suoi occhi, dove la morte aveva solo a meta spento il fuoco della pestilenza, sembravano interessati alla nostra gioia, come ai morti interessa la gioia di coloro che stanno per morire.

Ed ecco, a poco a poco dalle tende nere scendeva un’ombra profonda e indefinita, che non era l’ombra di un uomo o di un dio, ne di cosa familiare. E l’ombra si fermo davanti all’arco di bronzo e immobile rimase sollevata davanti ai piedi del giovane Zoilo avvolto.

E alla fine io, Oinos, parlando a voce bassissima, domandai all’ombra quale fosse la sua dimora e il suo nome, e lui disse: “Io sono l’Ombra, e la mia dimora e presso le catacombe di Tolemaide”.

E poi noi sette ci siamo alzati inorriditi e siamo rimasti in piedi tremanti, scossi, pallidi. Perche il tono della voce dell’ombra non era quello di un solo essere , ma quello di una moltitudine di esseri, e penetrava nelle nostre orecchie con gli accenti familiari e ben ricordati di mille e mille amici morti.

13. Il cavaliere e il mondo

C’era una volta uno di quei signori che trionfano in tutte le storie e le favole e che, stanco di tanto successo, decise di visitare il mondo reale. Al suo arrivo, vide che non c’erano principesse da salvare o draghi da sconfiggere , ma persone molto tristi, che correvano da un posto all’altro senza parlarsi e con la stessa faccia spaventata degli esseri nelle storie che era solito salvare.

Improvvisamente, il cavaliere aveva trovato una nuova ed eccitante avventura: scoprire perche quegli esseri erano tristi e spaventati se i draghi non esistevano in quel mondo. Stanco di indagare senza trovare risposta,   decise di chiedere a un saggio : “Cos’e quell’essere invisibile che spaventa gli abitanti di questo mondo?” Il saggio rispose: “Non puoi sconfiggerlo, e una battaglia persa”. E spiego che siccome in questo mondo non c’erano ne orchi ne draghi, ognuno si e inventato un nemico su misura.

Stanco di combattere i nemici invisibili, il cavaliere ando a fare una passeggiata e inciampo nel proprio stato cadendo a capofitto alle risate ruggenti di un povero contadino che passava. Vedendo il bagliore di felicita nei suoi occhi, il cavaliere si rese conto che non aveva bisogno di spada e scudo , ma di un motivo per sorridere.

Ed e cosi che il cavaliere ottenne ancora una volta la sua vittoria nella storia: alla testa di un esercito di liberatori, si dedico a riempire di sorrisi il mondo umano. 

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